Fertilità e benessere: vivere in modo sano può aiutare nel progetto di un figlio

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come completo benessere fisico, mentale e sociale. La salute non consiste infatti nell’ assenza di malattia ma dipende dalla nostra capacità di realizzare creativamente il nostro progetto esistenziale. La salute è una risorsa per la vita quotidiana e non un obiettivo da vivere, è un modo di vivere la propria quotidianità sviluppando un'educazione alla salute. Ciò significa saper comprendere e apprendere in maniera consapevole quelle capacità di vita che contribuiscono alla salute del singolo e della comunità.
In tal senso la fertilità è strettamente collegata alla nostra salute sia fisica che mentale. Saper riconoscere i propri bisogni e limiti, le emozioni che scaturiscono da una situazione o una scelta, comprendere quanto si è disposti a cambiare per migliorare e vivere più serenamente le situazioni che la vita presenta. Il benessere deriva dalla possibilità di saper riconoscere e comprendere queste condizioni, dal saper gestire gli eventi, dalla percezione di sè e dalla possibilità di poter cambiare quando certe situazioni ce lo impongono.
Sviluppare consapevolezza di sè e del proprio corpo conduce ad un maggior stato di salute e di benessere.
Ma come fare per raggiungere questa condizione?
Partire dal presupposto che è importante vivere in equilibro sia con la nostra mente e che con il nostro corpo e porre attenzione a queste due parti in maniera univoca è un primo passo, soprattutto quando si è in cerca di un figlio.
Fertilità significa dare vita e per poterlo fare è importante essere in una condizione ottimale, come un terreno per generare una pianta è importante che sia concimato, annaffiato ed esposto alla giusta luce, lo stesso vale per l'essere umano. Per raggiungere uno stato ottimale è necessario prendersi cura di sè, e in particolare sottoporre la nostra persona il meno possibile a situazioni di stress che possono influenzare negativamente il concepimento.
Lo stress attiva l'asse ipotalamo - ipofisi - surrene, vale a dire il sistema di controlli reciproci che lega questi tre organi, influenzando negativamente la funzione riproduttiva. Gli eventi stressanti di diversa natura (fisici, metabolici e psicologici) agiscono attraverso l'attivazione di neuromodulatori (molecole che regolano la funzione nervosa) sull'asse che mette in relazione cervello, ipofisi (ipotalamo-ipofisi) e ovaio, con il risultato di una diminuzione della secrezione di ormone luteotropo (LH).
Anche durante la PMA (procreazione medicalmente assistita) è stato riscontrato quanto lo stress e l'ansia possano incidere sulla possibiltà del concepimento. Le donne particolarmente "ansiose", che si sottopongono alla FIVET, cioè fecondazione in vitro con trasferimento di embrione, presentano, durante la stimolazione ovarica, più alti livelli plasmatici di cortisolo e di CRF e hanno un tasso di successo più basso rispetto alle donne meno ansiose.
E' sempre importante occuparsi di sè e della propria salute, ma quando si è in cerca di un figlio questo vale ancora di più!
Non aspettare che emerga una patologia ma previeni adottando uno stile di vita sano, cerca una dimensione di benessere, coltiva la creatività della coppia e evita l'accanimento al concepimento. Tutto questo può aumentare la fertilità e di conseguenza la possibilità di avere un figlio.
Ed è qui, nell’ambito della salutogenesi, che si inserisce il Counselor per rispondere alle esigenze di un miglior benessere personale e sociale, nella continua ricerca di uno stato di buona salute, facilitando la persona a condividere con il partner qualsiasi progetto di vita.
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